EXAMINE THIS REPORT ON CONSEGUENZE DI UN ESPOSTO

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Lesioni gravissime: se la malattia provoca è molto probabilmente o certamente inguaribile e provoca la perdita di un arto/ uno dei sensi/un organo genenado una situazione permanente, allora in tal caso la pena di reclusione va da un minimo di sei anni a un massimo di 12 anni.

Trattasi di reato comune con evento naturalistico di danno costituito dalla deformazione o dallo sfregio del viso, intendendosi for every “viso” la parte anteriore del capo, dall’impianto frontale dei capelli fino all’estremità del mento e dall’uno all’altro padiglione auricolare, nonché le zone di contorno quali la regione sottomandibolare e quella latero-superiore del collo che concorrono alla definizione estetica della parte (Cass. Pen., 22/9/1998); for each “deformazione”, l’alterazione della simmetria del viso (es.

Da qui la prima conclusione che il trattamento medico-chirurgico – compiuto nel rispetto delle leges artis

In tema di lesioni volontarie, non ricorre la legittima difesa qualora i thanks contendenti si siano lanciati contemporaneamente alla reciproca aggressione.

Spesso le lesioni personali sono accomunate al delitto di tentato omicidio, dal quale si distingue for every il diverso atteggiamento psicologico dell'agente oltre che for each la differente potenzialità dell'azione lesiva.

L’esercizio di attività sportiva costituisce una causa di giustificazione, non codificata, in foundation alla quale for every il soddisfacimento dell’interesse generale della collettività a che venga svolta attività sportiva for every il potenziamento fisico della popolazione, come tale tutelato dallo Stato, è consentita l’assunzione del rischio della lesione di un interesse individuale relativo alla integrità fisica. Tale esimente presuppone in ogni caso che non sia travalicato il dovere di lealtà sportiva nel senso che devono essere rispettate le norme che disciplinano ciascuna attività e che l’atleta non deve esporre l’avversario advert un rischio superiore a quello consentito in quella determinata pratica ed accettato dal partecipante medio. In particolare, l’esercizio di attività sportiva nella forma di un incontro di esibizione-allenamento è caratterizzata da una minore carica agonistica rispetto alle competizioni vere e proprie e richiede pertanto da parte dei contendenti particolare cautela e prudenza per evitare il pregiudizio fisico dell’avversario e quindi un maggior controllo dell’ardore agonistico, della forza e velocità dei colpi, sempre in relazione alla capacità di esperienza dell’avversario e ai mezzi di protezione in concreto utilizzati.

I reati di percosse e di lesioni personali volontarie hanno in comune l’elemento soggettivo, che consiste nella volontà di colpire taluno con violenza fisica. L’unica differenza tra i owing reati va ravvisata nelle conseguenze che la violenza produce. Infatti, il primo è caratterizzato dalla condizione negativa, per cui la violenza non abbia cagionato, al di fuori di un’eventuale sensazione dolosa, effetti patologici costituenti malattia e cioè non si siano prodotte alterazione organiche o funzionali sia pure di modesta entità.

Premesso che l’esercizio di attività sportiva, entro i limiti di quello che può essere definito «rischio consentito», si configura come causa di giustificazione non codificata rispetto ai fatti lesivi dell’integrità personale cui esso abbia dato luogo, deve escludersi che detta causa di giustificazione possa operare quando si violino volontariamente le regole del gioco, venendo così meno ai doveri di lealtà verso l’avversario (nel qual caso si risponderà a titolo di colpa, ove il mancato rispetto delle regole del gioco sia determinato soltanto dall’ansia del risultato), ovvero quando la gara rappresenti soltanto l’occasione della condotta volta a cagionare l’evento lesivo, come pure quando tale condotta non sia immediatamente rivolta all’azione di gioco, ma sia piuttosto diretta ad intimorire l’antagonista oppure a «punirlo» for every un precedente fallo da lui commesso (ipotesi tutte, queste, look at this site nelle quali si risponderà, invece, a titolo di dolo).

Ai fini della preclusione connessa al principio del "ne bis in idem", l'individuazione del "medesimo fatto" ex artwork. 649 cod.

La valutazione deve avvenire ex ante, ovvero valutando le potenzialità omicidiarie o meno della condotta e non i risultati lesivi conseguiti.

La sola testimonianza della persona offesa nel reato di lesioni personali ha piena validità quando le dichiarazioni evidenzino una perfetta congruenza dal punto di vista topografico (coincidenza tra la rappresentazione dei traumi patiti e le lesioni riportate), cronologico ed efficienza lesiva di quanto narrato dalla p.o. e quanto riscontrato da altri elementi probatori concreti.

L’elemento centrale di questa tipologia di delitto è la malattia, intesa come qualsiasi alterazione anatomica o funzionale che comporti una More hints riduzione apprezzabile di funzionalità, anche se di breve durata.

Quanto al regime di procedibilità le lesioni lievi e lievissime in danno del personale sanitario sociosanitario e ausiliare sono perseguibili d’ufficio e la cognizione è over here affidata al tribunale monocratico; scatta invece la competenza del tribunale collegiale nel caso di lesioni gravi e gravissime ex articolo 583-quater, comma 2, secondo periodo, del codice penale e comma 1.

In tema di lesioni volontarie, ai fini della configurabilità del dolo, non è necessario che la volontà dell'agente sia diretta alla produzione di conseguenze lesive, ma è sufficiente, invece, il dolo eventuale insito nell'intenzione di infliggere all'altrui persona una violenza fisica (riconosciuta la sussistenza del reato in capo all'imputato che aveva danneggiato la persona offesa utilizzando una bomboletta spray contenente una sostanza irritante).

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